sabato 31 gennaio 2009

domenica 25 gennaio 2009

Quindici righe e il gatto Feat. RENATO T.

Accendendo l'ultima sigaretta l'uomo vide le proprie mani
che tremavano forte. Non voleva rovinare con il nervosismo
quel poco che gli rimaneva. Cercava di distillare dalle
esperienze di una vita intera l'assoluta consapevolezza. La
verità, lo sapeva, gli avrebbe regalato la fuga - ma nessun
lampo veniva ad illuminargli la mente. Guardò oltre le sbarre
mordendosi le labbra fino a farle sanguinare. Fu in quel
preciso istante che il gatto balzò sul davanzale. Due paia di
occhi sgranati si guardarono. La tensione si allentò di colpo.
Le labbra sanguinanti dell'uomo sorrisero al gatto, e come
aveva fatto con Alice, il gatto ricambiò il sorriso.
- Per favore, potresti indicarmi la strada per uscire di qui?
E il gatto stava davvero per rispondere, la soluzione era a
portata di mano, l'uomo aveva quasi capito, quando si accorse
che le quindici righe. Erano. Ormai. Irrimediabilmente. Finite.



venerdì 9 gennaio 2009

Frammenti/Smithereens Feat. STONEY "Questo non è un titolo"

Siete così patetici.
Ma non vi accorgete che mentre vi trafiggo le carni, mentre gemete per il piacere, mentre spalancate gli occhi, non vi accorgete che siamo fusi? Vi soffermate a guardarmi il petto, le spalle, la schiena, laddove io affondo oltre le vostre patetiche difese, passando oltre l'iride.
Entro e -per un fugace istante- ghermisco i vostri pensieri.
Credete davvero di conservare integra la vostra essenza, la vostra preziosa individualità, il vostro finito essere? Sciocchi umani, le anime si fondono in quegli attimi, e mentre voi credete di tornare alle vostre vite -illesi- come se nulla fosse successo, io ho preso un pezzo di voi, e in voi ho lasciato un pezzo di me.
Poveri stupidi.

You're all so pathetic.
Don't you realize that while I pierce through your flesh, while you groan with pleasure, while you open your eyes wide, don't you realize that we are bonding together? Your gaze lingers over my the chest, my shoulders, my back, whereas I dip past your pathetic defenses, passing through your irises.
I get in and –for a fleeting instant- I seize your thoughts.
Do you truly believe to preserve your whole essence, your precious individuality, your limited being? Silly humans, our souls melt in those moments, and while you believe to go back to your lives - unscathed- as nothing has happened, I have taken a piece of you, and in you I have left a piece of me.
Foolish men.

Il padrone di casa qui non l'ha spiegato a nessuno, così lo farò io (probabilmente crede di avere poteri telepatici. Assecondatelo, per carità!). È sua intenzione non scrivere mai una parola per questo blog, ma dare spazio a chiunque (o quasi) abbia voglia di dire qualcosa. Un vincolo (non di poco conto, ma spiegatelo a lui) è che tutto venga redatto sia in inglese che in italiano. Ora -diciamocelo- già non sono un asso a scrivere in italiano. Chissà che corbellerie ho combinato nella lingua d'oltremanica. Spero che la mia insegnante d'inglese delle superiori non capiti da queste parti... :-D
Stoney
PS: Una cosa che mi sono scordato di scrivere: il dialogo qui sopra è tratto dall'edizione originale di un fumetto uscito nell'86. Qualcuno prova a indovinare chi sono i due personaggi che ne sono protagonisti? I colori -fuoco e sangue in un caso, pece nell'altro- dovrebbero aiutare. Se nessuno ce la fa, la risposta vi verrà data tra breve da casa mia, dove avrà luogo una specie di seguito. Insomma, possiamo parlare di un cross-over tra blog.

giovedì 1 gennaio 2009